LE 5 PATOLOGIE PRINCIPALI

Alcune delle patologie che si possono trattare con l’Osteopatia

Articolazione Temporo-Mandibolare (ATM)
Artrite Degenerativa

Artrosi: è una patologia che colpisce entrambi i sessi ed in Italia sono oltre 4 milioni le persone che ne sono colpite di cui la maggior parte anziani. L’ Indagini epidemiologiche indicano che a livello mondiale una persona su tre è affetta da patologia artrosica ed, tali indagini, escludono alcun legame con le aree geografiche del pianeta per la sua diffusione. Ad ogni modo, nonostante le differenze tra i due sessi non siano importanti, sembrerebbe che il sesso femminile offra terreno fertile all’instaurazione della patologia reumatica. Il dolore è Il sintomo che scaturisce alle persone affette da fenomeno artrosico conclamato, dolore, che mai nasce dalla sede oggetto di alterazione strutturale. Questo perché si tratta di una struttura non dotata di terminazioni nervose sensitive Pertanto, la genesi del dolore la si deve non direttamente alla lesione cartilaginea ma ad alterazioni anatomico-funzionali ad essa legate. La lesione cartilaginea che determina un irritazione della membrana sinoviale aumenta la pressione della camera articolare nonché la quantità di liquido sinoviale che essa produce. L’aumento pressorio all’interno della cavità articolare e del liquido sinoviale fanno distendere la capsula articolare e generando dolore.
A peggiorare la situazione interverrebbero altri fattori causanti ulteriori incrementi pressori a livello articolare. Un'altra condizione che genera dolore nell’artrosico è la stimolazione periostale: quel dolore proveniente dalla membrana sinoviale - ricca di terminazioni sensitive e sensibilmente vascolarizzata – quando quest’ultima avvolge neo formazioni ossee reattive al processo condrolitico;

Cefalea

Cicatrici: In che misura una cicatrice chirurgica può perturbare l’omeostasi posturale?Una cicatrice chirurgica provoca delle modificazioni fasciali ed è la fonte di una perturbazione locale con ripercussione verso il metamero (segmento vertebrale facilitato), le catene miofasciali, il sistema posturale è potenzialmente diretto verso  altri sistemi Posturalmente le cicatrici mediane provocano una modificazione della statica in senso postero anteriore . Le cicatrici laterali provocano un in-put in torsione, soprattutto se l’asse antero-posteriore è già in squilibrio.E’ importante valutare le condizioni della cicatrice chirurgica attraverso  l’anamnesi, la palpazione. tecniche del V.A.S. e il test dei rotatorie valutare così le ripercussioni della cicatrice verso i sistemi e sotto-sistemi che interagiscono con il sistema posturaleIl trattamento che appare più completo con risultati migliori è la fascioterapia abbinata a due-tre sedute di neuralterapia; la fascioterapia è una tecnica manuale molto dolce che cerca di ridare mobilità e motilità ai tessuti. Partendo dalla cicatrice possiamo curare così tutto l’insieme delle catene fasciali e miofasciali compensatorie. La terapia permette molto spesso di curare la mobilità della cicatrice e le sue conseguenze viscerale muscolare ed articolare senza dimenticare gli scompensi posturali a distanza;

Colon Irritabile e Colite Spastica
Colpo della Strega
Colpo di Frusta
Condropatia Rotulea
Cuffia dei Rotatori
Dolore al ginocchio o Gonalgia
Dolori mestruali
Dorsalgia
Emicrania
Ernia del disco Cervicale
Ernia del disco Lombare
Ernia del disco Toracica
Fascite e Spina Calcaneare
Fascite Plantare
Fibromialgia
Insufficienza Vertebrobasilare
La sofferenza medio-tibiale o Shin Splints

Mal di schiena

Malocclusione: Con il termine malocclusione si indica la scorretta chiusura delle arcate dentali. La non perfetta aderenza dell’arcata dentale superiore con l’arcata dentale inferiore non è solo un problema estetico. L’arcata dentale è parte essenziale del cranio;se si prende nel suo insieme il cranio è un sistema dotato di resistenza cioè di un certo grado di elasticità e movimento che è in grado di compensare alcuni stress a cui è sottoposto. La malocclusione è uno di questi stress che, se non è grave, può essere sopportata dal cranio senza che si avvertano disturbi nel resto del corpo. A volte,però, anche piccoli squilibri nella posizione dei denti che impediscono loro di combaciare correttamente, oppure l’alterazione o la presenza di rapporti scorretti di lunghezza fra le ossa mascellari, mandibolari e palatali, possono produrre gravi squilibri sull’assetto delle ossa del cranio. Ciò provoca lo sviluppo di tensioni dei muscoli masticatori che può sfociare in mal di testa; spesso si presentano anche problemi alla vista, in particolare problemi di messa a fuoco, che a loro volta possono diventare cause di mal di testa innescando così un circolo vizioso. Questi vari disturbi sono collegati tra loro da un elemento: l’infiammazione del nervo trigemino. Molte trigeminalgie sono di origine mal occlusiva. Il nervo trigemino non innerva solo la mandibola (con il ramo mandibolare), la mascella(con il ramo mascellare) ma anche lo zigomo, l’occhio e l’orecchio(con il ramo oftalmico). Le fibre sensitive del nervo trigemino raccolgono le sensazioni a livello della faccia e le portano, tramite una rete composta di tre neuroni, alla corteccia sensitiva dove gli stimoli vengono integrati. È stata, infatti, da tempo dimostrata l’esistenza di rapporti tra le terminazioni nervose del nervo trigemino e i primi plessi cervicale. In caso di malocclusione e conseguente infiammazione del nervo trigemino la capacità di percepire le sensazioni può essere alterata e si possono generare sindromi algico-posturali. È ormai condiviso dalla comunità scientifica il concetto che la postura sia il risultato di un insieme di stimoli che vengono percepiti dai centri sensoriali distribuiti sul nostro corpo e determinano la costruzione dell’idea del mondo esterno. I sistemi sensoriali si relazionano con il mondo esterno creando un vero e proprio sistema di comunicazione che viene spesso indicato con il nome di Sistema-Tonico-Posturale. Questo sistema in altri termini è in grado di collocare il corpo nella dimensione spazio-tempo in cui si trova a vivere. Uno dei sistemi che contribuiscono a far elaborare al cervello una corretta visione del mondo e a mantenere il corpo in equilibrio corretto rispetto alle dimensioni spazio e tempo è proprio l’apparato stomatognatico (bocca, mandibola e mascella). E’ per questo che un numero sempre crescente di lavori scientifici tende a mettere in relazione i disturbi della postura a problemi cranio-mandibolari. L’occlusione viene usata oggi come un fattore eziologico per stabilire le cause di posture scorrette che possono provocare mal di testa, cervicale o altri disturbi in tutti i distretti del corpo.

Obesità e Mal di Schiena

Osteopatia e Stress: Lo stress di natura psicologica o emotiva è in grado di produrre notevoli cambiamenti nel sistema muscolo-scheletrico influenzando profondamente il funzionamento complessivo del corpo. Tutti i cambiamenti emotivi si riflettono nei tessuti molli. Atteggiamenti come la rabbia o la paura, così come stati d'animo come eccitazione o depressione producono schemi posturali e muscolari. C'è anche uno stretto legame tra la postura abituale e atteggiamenti e stati psicologici. Molte posture e tensioni difensive derivano da ansia e stress. Se questo è continuato e ripetuto le restrizioni e le modifiche avranno luogo nei tessuti molli. Se queste restrizioni non vengono rilasciate esse diventano auto-perpetuanti e fonte di dolore e maggiore stress. La capacità di rilassarsi viene spesso persa e ne deriva una notevole dissipazione di energia nervosa.L'osteopatia porta a comprendere il modo in cui il corpo funziona, questo aiuta a chiarire come gli stress possono produrre effetti diversi in diverse persone.Non esistono due persone che reagiscono allo stress nello stesso modo. Anche in condizioni identiche, reazioni ed effetti variano. Mentre è importante conoscere cosa è lo stress e come il corpo reagisce ad esso in generale, maggiore attenzione deve essere applicata all'individuo che riceve lo stress, l'unica caratteristica dalla quale si determina il risultato finale.Perché una persona sviluppa un'ulcera, un'altra il diabete ed un'altra ancora la pressione alta? Tutte queste condizioni possono essere il risultato apparente di schemi di stress simili. È evidente, quindi, che i fattori di stress non determinano la risposta del corpo. L'individualità della persona è il fattore determinante per stabilire quali aspetti del corpo si adatteranno o reagiranno in risposta a qualsiasi stimolo o stress. La malattia, in ultima analisi, è il fallimento di adattarsi o far fronte alle richieste fatte al corpo dall'ambiente totale in cui una persona vive. Se i fattori di stress sono costanti o ripetuti frequentemente, e non c'è rilascio dell' accumulo di tensione,possono manifestarsi una varietà di sintomi, tra cui vertigini, dolori e rigidità muscolare, cefalea, disturbi della vista, ipertensione, problemi circolatori e cardiaci, difficoltà respiratorie, tra cui asma e allergie, palpitazioni, disturbi digestivi, tra cui ulcere, difficoltà di deglutizione, disturbi della glicemia (alta o bassa), mal di schiena, disturbi della pelle, disturbi intestinali (stipsi o colite), difficoltà sessuali etc. Tutti questi disturbi possono derivare da altre cause, naturalmente, ma spesso compaiono quando vi è una prolungata esposizione allo stress. Fattori di stress nocivi spesso rientrano in categorie quali difficili rapporti personali, pressione eccessiva a causa di scadenze e dei fattori tempo, ansia finanziaria, incapacità di comunicare sentimenti, problemi di personalità (sicurezza di sé, etc), incapacità di concentrarsi e vivere nel presente (il futuro o il passato dominano), drammatici cambiamenti di stile di vita etc.

Sindrome Generale di Adattamento
Quando lo stress è prolungato o ripetuto frequentemente possono avere inizio una serie di cambiamenti che fanno parte di ciò che è conosciuta come la Sindrome Generale di Adattamento (SGA). Inizialmente i meccanismi di autoregolazione del corpo, che mantengono l'equilibrio interno o omeostasi, affrontano in modo adeguato gli episodi costanti di eccitazione, con tutti i cambiamenti che questi richiedono. Dopo mesi o anni però, la capacità del corpo di adattarsi o affrontare adeguatamente sarà compromessa. Inizia così uno squilibrio e una rottura degli equilibri interni, subentra così la fase di esaurimento della SGA prendendo il posto della fase di adattamento. Questo è quando i sintomi diventano evidenti e spiacevoli. A seconda delle caratteristiche molto personali e individuali (fisiologiche, psicologiche etc.), il modo in cui questa fase di esaurimento si manifesta può variare.I segni di stress si manifestano, e qualsiasi cosa, da insonnia all'asma, ad alta pressione del sangue, fino ad esaurimento o depressione o presenza di ulcere può comparire. Se il trattamento in questa fase ha uno scopo sintomatico allora ci si può aspettare ben poco. L'unica vera speranza è quella di affrontare le cause e questo coinvolge sia il fattore di stress, sia il corpo e la mente dell'individuo. Questo è il concetto olistico che permea la "guarigione naturale" in generale e l'osteopatia in particolare. Se nulla di positivo viene fatto durante la fase di esaurimento della SGA si determinerà il crollo finale dell'individuo. Se il trattamento è palliativo (farmaci, etc.) dovrebbe essere previsto un analogo risultato finale, anche se i sintomi potrebbero essere resi più sopportabili per un po'. Se, tuttavia, viene trattato il quadro "totale", c'è speranza di recupero per una salute ottimale. Nel trattare lo stress bisogna porre attenzione a tutti gli aspetti. In primo luogo lo stile di vita dell'individuo richiede una revisione. Quanto riposo? Rilassamento? Meditazione? La dieta è equilibrata e include una quantità adeguata di nutrienti vitali? Quali aspetti del problema possono essere aiutati dalla consulenza? dalla psicoterapia? etc.

Disfunzione Vertebrale
Cosa è che determina la "rottura" di una parte del corpo sotto uno stress prolungato? Ci sono certamente tendenze ereditarie e questo deve essere tenuto presente. C'è un altro "organizzatore chiave" all'interno del corpo al quale la professione osteopatica, in particolare, presta molta attenzione. Questo è il sistema nervoso ed il ruolo della disfunzione vertebrale i quali incidono sul modo in cui si manifestano particolari modelli di malattia. Ricerche approfondite negli Stati Uniti, gran parte di questo condotte dal professor Irvin Korr nel corso degli ultimi 35 anni hanno stabilito quanto segue:

Che esistono nella maggior parte delle colonne vertebrali delle persone aree o segmenti che sono anormali in almeno uno di questi tre modi: queste aree possono essere ipersensibili alla pressione; limitate nella mobilità (movimento) o asimmetriche (fuori posizione). Tali cambiamenti sono comuni anche in persone apparentemente sane. Queste zone sono anormali nel grado di tensione o di tono a livello tessuti molli locali ed i nervi in questa zona rispondono in maniera anomala a qualsiasi stimolo. Alcune delle cellule nervose che si occupano dei messaggi sensitivi o della funzione autonoma o della funzione volontaria saranno in uno stato di ipereccitabilità cronica. In altre parole esse reagiranno più rapidamente, più intensamente e più a lungo di quanto dovrebbero, anche a un lieve stimolo di qualsiasi tipo. Questo stato di sovra-reazione si manifesta spesso nei tessuti o organi che queste cellule nervose approvvigionano e controllano.

Questi segmenti che reagiscono in maniera anomala possono dipendere da infortuni o stress posturale, o possono derivare da problemi in un particolare organo o sistema (per esempio un problema della cistifellea) che manda indietro, lungo i nervi che lo controllano, messaggi di "irritazione" ai centri spinali, nei quali l'irritazione locale può diventare cronica e causare cambiamenti nel tono dei tessuti molli. Se la causa iniziale è riflessa (dall'organo alla zona spinale) o diretta, ossia a cambiamenti biomeccanici nella stessa colonna, il risultato è un segmento del sistema nervoso sovra-eccitabile. Dato che il sistema nervoso organizza funzioni adattive e protettive del corpo, nei rapporti con tutte le variazioni ambientali (variazioni di temperatura, aumento di attività, ecc), così come la reazione allo stress emozionale (reazione di allarme, ecc), uno stato di eccessiva eccitabilità, in una zona particolare, ha enormi conseguenze locali e a distanza. Tale zona è nota come segmento facilitato (cioè che permette una facile conduzione ed attività degli impulsi nervosi). Questo porta ad effetti imprevedibili sull'organo bersaglio. Se tale area si verifica nella regione superiore spinale può essere associata, ad esempio, ad una disfunzione cardiaca; se si verifica in una zona spinale intermedia, allora l'effetto potrebbe essere sugli organi digestivi come il fegato o pancreas etc. Va ricordato che, sebbene l'area spinale mantiene tale sovra o sotto attività del sistema nervoso, il problema potrebbe avere origine nell'organo stesso, per vari motivi (infezione, stato tossico etc), e l'irritazione spinale con conseguente stato facilitato potrebbero risultare da questo. Se lo stress fa parte della vita dell'individuo allora la presenza nella colonna vertebrale di tali aree è la regola piuttosto che l'eccezione. Questo causerà una reazione eccessiva, in maniera cronica, e il risultato finale sarà che l'organo bersaglio o sistema risulterà anormale nella sua funzione. Nella corso del tempo questo si tradurrà in un danno e una disfunzione dell'organo colpito con turbamento dell'economia dell'intero corpo. I metodi osteopatici consentono agli operatori di individuare rapidamente questi segmenti facilitati o disfunzionali. La manipolazione osteopatica della colonna vertebrale e dei tessuti molli (ad esempio tecniche neuro-muscolari) possono spesso normalizzare queste zone, ma in casi cronici protratti nel tempo può essere possibile solo miglioramento limitato. Tutti i fattori controllabili dentro e fuori la persona dovrebbero essere la preoccupazione di chi la sta trattando. Bisogna tener conto dello stile di vita e della personalità dell'individuo. Dopo aver bilanciato i fattori evidenti (sonno, rilassamento, esercizio, dieta, etc.) rimane ancora la normalizzazione della componente biomeccanica del corpo, il sistema muscolo-scheletrico in generale e in particolare la colonna vertebrale. Lo stress può essere visto come qualcosa che provoca e perpetua disfunzioni e malattie, in base ai fattori individuali sia mentali che fisici. L'osteopatia offre l'opportunità di intervenire contribuendo a normalizzare le strutture che "organizzano" gli effetti dello stress sul corpo. Questo, insieme alla consulenza per quanto riguarda lo stress emotivo, l'incoraggiamento verso la corretta alimentazione, esercizi di rilassamento etc., contribuirà a ridurre al minimo l'effetto dello stress e fornire un approccio globale, non-farmacologico, a questo problema universale.

Tratto da Osteopathy: A Complete Health Care System (L. Chaitow)

Periartrite Scapolo-Omerale

Piede Piatto: Il piede piatto è un problema alquanto comune. Nel piede piatto, l’arco plantare longitudinale è ridotto e quando il paziente è in posizione eretta, il lato interno del piede è a contatto con il suolo. Normalmente, il piede piatto è accompagnato da una rotazione esterna del piede. Le malformazioni dei piedi piatti possono essere sia congenite che acquisite. Possono essere congenite se derivanti da malformazioni dei tessuti molli (legamenti e muscoli) o da malformazioni scheletriche. Possono essere acquisite se derivano da traumi, da obesità tali che il peso non riesce ad essere sostenuto dalle strutture muscolo-legamentose, da distrofie, da patologie a carico di anche o ginocchio, da paralisi ecc. Tutti i bambini hanno i piedi piatti fino all’età di due anni circa, ma poi incominciando a stare eretti si crea nel piede il famoso arco longitudinale. Purtroppo, in alcuni casi, nonostante l’acquisizione della postura eretta i piedi dei bambini rimangono ‘piatti’.In molti casi il piede piatto crea dolori, specialmente dopo lunghe passeggiate o performance sportive, questo dovuto al fatto che le articolazioni del piede vengono sforzate in maniera non corretta, provocando sì una usura maggiore; le manipolazioni Osteopatiche sono utilissime nel correggere questo disturbo, due trattamenti a settimana per un periodo di 2/3 mesi aiutano a risolvere il problema. Vi ricordo comunque che sono vari gradi di piede piatto, da quelli leggeri a quelli gravi, da quelli asintomatici a quelli che necessitano l’intervento chirurgico, che è necessario solo nel 3% dei casi. Alcuni esercizi possono essere molto utili per rinforzare i muscoli del piede d’adulti ed adolescenti:

  • Camminare sul bordo esterno del piede.
  • Afferrare delle biglie di vetro, adagiate per terra, con le dita dei piedi.
  • Afferrare ed arrotolare un fazzoletto, adagiato per terra, con le dita dei piedi.
  • Afferrare una matita con le dita dei piedi, e trattenendola tra esse, camminare sui talloni.


Pubalgia
Sciatica e Lombalgia


Sindrome del Tunnel Carpale: è la malattia nervosa periferica più frequente del corpo umano. È caratterizzata da dolore e intorpidimento della mano e delle dita. La sindrome del tunnel carpale si verifica quando i tessuti circostanti e i tendini flessori si gonfiano determinando una compressione sul nervo mediano. Questi tessuti sono chiamati sinovia. La membrana sinoviale lubrifica i tendini e rende più fluido il movimento. Il gonfiore della sinovia restringe lo spazio confinato del tunnel carpale determinando, nel tempo, una sofferenza costante del nervo causandola pressione sul nervo mediano nel suo passaggio attraverso il tunnel carpale. Molti sono i  fattori possono che contribuiscono allo sviluppo della sindrome del tunnel carpale: l'ereditarietà è il fattore più importante infatti i tunnel carpale possono essere più piccoli in alcune persone, e questa caratteristica viene ereditata. Svolgere lavori manuali o lavori di precisione e tipicamente ripetitivi, può contribuire nel tempo a sviluppare questo disturbo .I cambiamenti ormonali legati alla gravidanza ed il ristagno di liquidi possono giocare un ruolo nella compressione del nervo e nella sua sofferenza.L'età è un fattore importante: la malattia si verifica più frequentemente nelle persone anziane.Condizioni patologiche generali di base, tra cui il diabete, l'artrite reumatoide e gli squilibri ormonali tiroidei possono avere un ruolo nell’insorgenza della patologia compressiva e degenerativa del nervo.Alcuni sport o l'utilizzo di strumenti musicali (come la chitarra) che causano microtraumatismi ripetuti del polso. L'utilizzo molto frequente del mouse del computer (noto come il mal di mouse). La posizione corretta del polso sul mouse può aiutare a prevenire questo disturbo.

Sindrome della Banda Ileotibiale
Spondilolisi e Spondilolistesi Istmica (Vertebra Scivolata)
Spondilosi Cervicale
Tendinite d’Achille
Torcicollo o Collo Storto
Verticalizzazione del rachide Cervicale
Vertigine e Disturbi dell’Equilibrio